Stupro di Nereto, convalidato il fermo del marocchino

TERAMO – Il gip del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, ha convalidato il fermo del pubblico ministero del disoccupato marocchino di 29 anni accusato di aver stuprato, nella notte di lunedì scorso, a Nereto, una studentessa diciassettenne. Il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Nel corso dell’interrogatorio, al giovane è stata contestata la responsabilità anche di un altro caso di violenza sessuale nei confronti della stessa minorenne, consumato nello scorso mese di dicembre. Il giovane extracomunitario, assistito dall’avvocato Leonardo Viglione, ha respinto ogni addebito, ribadendo di non conoscere la minorenne, nonostante entrambi vivano nella stessa cittadina. Nella sera di lunedì in particolare, il marocchino – che risiede nel teramano con regolare permesso di soggiorno e svolge saltuati lavori in edilizia -, ha riferito di aver trascorso la serata al bar con gli amici e di essere poi rincasato. Secondo quanto riferito in ambienti investigativi, la giovane vittima dello stupro, ha raccontato di aver subito violenza da almeno due persone oltre al marocchino arrestato, del quale aveva fornito una più precisa descrizione somatica.